moderiamoci
in virtù dei numerosi appelli a non soffiare sul fuoco e a raffreddare gli animi va apprezzata l'iniziativa della superba scrittrice oriana fallaci la quale sta preparando una vignetta su Maometto. Lo ha annunciato lei stessa, martedì sera nella sede del consolato italiano a New York,la Fallaci ha spiegato di voler raffigurare Maometto "con le sue nove mogli, fra cui la bambina che sposò a 70 anni, le sedici concubine e una cammella col burqa. La matita, per ora, si è infranta sulla figura della cammella, ma il prossimo tentativo probabilmente andrà meglio". la sua raffinata ironia,il suo acume e le sue graffianti analisi(sempre lucide e super partes) ci ricordano quelle di un'altro moderato,il presidente del senato che ha richiamato il popolo tutto a "non piegare la schiena di fronte a questi qua","non perdere la nostra identità: altrimenti la crisi dell'Occidente rischierà di aggravarsi""c'è un Islam fanatico che ci vuole colpire perché noi siamo giudei, cioè solo perché noi siamo qualcosa e non perché abbiamo fatto qualcosa contro quell'Islam". e per testimoniare il suo impegno non ha mancato di fare gesti distensivi quali :
difendere calderoli dalle aggressioni mediatiche dei comunisti
firmare il "patto per l'occidente" . Pera sceglie di rilanciare nell'apologia di un «occidente sempre più vittima dell'islam». E'stato il presidente del Senato Marcello Pera, ieri, il protagonista di una nuova (e a lui non inedita) esasperazione dei toni. Parlando con il Corsera ha inneggiato a una politica del rigore, in nome della quale non bisogna chiedere scusa per le sortite del ministro leghista, anche se «ha sbagliato»: «Se ci genuflettiamo abbiamo perso», ha intimato la seconda carica dello stato, pronto a fare del «difendere le radici giudaico cristiane il vero discrimine tra le forze politiche» impegnate nella prossima campagna elettorale.E, quando si parla di elezioni, tra i partiti della maggioranza immediata si scatena la gara a chi meglio sa interpretare la difesa d'ufficio del vaticano. Una pratica agonistica nella quale il presidente della camera Pier Ferdinando Casini non vuole essere secondo a nessuno: dagli studi di Porta a Porta difende l'intervista di Pera, se la prende con «l'ignavia, il doppiopesismo e la viltà che caratterizza il mondo occidentale» troppo debole nel difendere la propria identità, attacca la sinistra «rea» di generare la deriva che è alla base «di una inaccettabile confusione ideologica». Attacca persino il laicismo del parlamento europeo sotto la cui insegna è caduto vittima il povero ministro Buttiglione.Da Alleanza nazionale alta si alza la voce di Maurizio Gasparri che ringrazia il presidente del senato per aver posto sopra ogni cosa il diritto alla vita e alla sicurezza, ma soprattutto la libertà «nel volerci dire e sentire cristiani». E in un montare di pathos dimentica persino che l'Italia è un paese laico, almeno sulla carta: «Non possiamo subire passivamente gli attacchi alla nostra religione».C'è poi chi come il deputato An Alfredo Mantovano non si limita a difendere l'intervista di Pera, ma coglie l'occasione per tributare al presidente del senato anche il merito di aver dato «una direttrice di azione posta al servizio di ciascuno»: «La difesa delle nostre vite dalla minaccia dei terroristi, la tutela della nostra tranquillità dall'aggressione criminale e dall'immigrazione clandestina(e da qui si divaga), il sostegno alla famiglia naturale, da non distrarre con temi come quello dei Pacs, il diritto di entrare in una chiesa senza il timore di uscirne in posizione orizzontale(ma ci rendiamo conto dell'enormita' delle stronzate che dicono?).Tutto questo non è dibattito per intellettuali, ma un insieme di dati concreti che non potranno essere tenuti in considerazione senza che l'occidente ritrovi la propria forza».
Calderoli, intanto, ha fatto sapere di sentirsi «amareggiato e sorpreso per l'iniziativa della procura di Roma, che ha aperto un'indagine nei suoi confronti «per offesa alla religione»(ma tu guarda che permalosoni!): «Sono a disposizione della magistratura, ma proseguirò più convinto di prima la mia battaglia a difesa dei valori occidentali».
comunque io mi domando:quali sono questi valori occidentali tanto sbandierati?lo sfruttamento dei deboli,la sopraffazione,il culto del denaro e della televisone,l'emarginazione dei diversi e altri edificanti simboli che esportiamo come gadgets inclusi nell'offerta di democrazia
beh ora che si muovono i pezzi da 90 per stemperare la tensione sono sicuro che ,viste queste iniziative,non ci saranno più proteste di sorta.
il pollo si distende le pizzette sono nelle vignette e l'uomo delfino protesta